La stessa conclusione può essere tratta dai dati dell'Agenzia delle Entrate, che indicano una crescita media dello stock abitativo in Portogallo di appena lo 0,29% all'anno tra il 2017 e il 2022. Secondo un rapporto dell'INE, si tratta di una percentuale molto bassa, considerando che nello stesso periodo la popolazione residente in Portogallo di età superiore ai 15 anni è cresciuta a un tasso medio dello 0,41%, secondo i dati dell'INE.
La mancanza di case si osserva in particolare nelle aree metropolitane di Lisbona e Porto, dove sia i prezzi degli immobili che gli affitti sono saliti alle stelle negli ultimi anni. Tuttavia, è nei comuni dell'interno che si avverte maggiormente il calo del patrimonio abitativo.
Secondo i calcoli dell'ECO basati sui dati dell'Agenzia delle Entrate, sono 51 i comuni (per lo più situati nell'interno del Paese) che negli ultimi sei anni hanno registrato una contrazione dello stock abitativo, a causa di un volume di costruzione di nuove case e di riabilitazione molto inferiore al numero di case demolite.
I comuni di Trancoso e Aguiar da Beira, entrambi nel distretto di Guarda, sono i casi più evidenti di questa realtà, poiché hanno registrato una contrazione dell'1,27% e dell'1,23% del loro stock abitativo tra il 2017 e il 2022. In numeri assoluti, queste perdite hanno portato alla "scomparsa" di 589 case a Trancoso e di 349 case ad Aguiar da Beira.
All'angolo opposto si trovano i comuni di Vizela, nel distretto di Braga, e di Porto, che negli ultimi sei anni hanno visto una crescita media del loro stock abitativo rispettivamente dell'1,21% e dell'1,1% all'anno. Si tratta di un aumento di 4,2 e 3,8 volte superiore alla media nazionale.