Negli ultimi anni, nel comune di Loulé si è registrato un significativo aumento delle costruzioni abusive, soprattutto attraverso l'installazione di strutture in legno o modulari su terreni rustici.

Nella maggior parte dei casi, questi edifici sono destinati ad abitazioni che non soddisfano i requisiti di legge. Inoltre, sono spesso situati in aree soggette a servitù amministrative o a restrizioni di pubblica utilità, come stabilito dal Piano regolatore comunale (PDM) in vigore, ovvero in aree classificate come Riserva agricola nazionale (RAN) e Riserva ecologica nazionale (REN).

Per questo motivo, il Consiglio afferma che: "è fondamentale avvisare ancora una volta tutti i cittadini che queste pratiche illecite sono soggette a misure di tutela della legalità urbana. Tali misure sono previste dal Decreto Legge n. 555/99 del 16 dicembre, nella sua versione più recente, approvata dal Decreto Legge n. 10/2024 dell'8 gennaio, in particolare negli articoli da 102 a 109. La sanzione più severa è la demolizione. La sanzione più severa è la demolizione degli edifici se si conclude che non sono idonei per la licenza o la legalizzazione".

Il Consiglio aggiunge inoltre che la recente modifica del Regime Legale di Urbanizzazione ed Edilizia (RJUE), in vigore dall'8 gennaio, stabilisce l'applicazione di questo regime alle costruzioni modulari. Queste sono definite come strutture che utilizzano sistemi di costruzione modulari, prodotti parzialmente o interamente in una fabbrica, e che possono essere fissi o trasportabili. "Pertanto, queste costruzioni sono considerate operazioni urbane che richiedono un parere favorevole preventivo da parte del Consiglio comunale, fatta salva la necessità di pareri da parte di altri enti, come stabilito nel RJUE o nella legislazione specifica".

A causa di questa situazione, il Comune sta lavorando per sensibilizzare tutti i proprietari e i potenziali acquirenti di terreni rurali sull'importanza di ottenere informazioni corrette prima di investire in costruzioni o strutture che possono essere considerate illegali.

"La realizzazione di queste opere può comportare la redazione di verbali e l'applicazione di severe sanzioni, tra cui l'accusa di reati di violazione delle norme urbanistiche e di possesso amministrativo per la demolizione coercitiva degli edifici".

"Oltre ai danni economici e legali per i trasgressori, queste situazioni rappresentano una distrazione di risorse pubbliche essenziali (se si procede alla demolizione coercitiva, con tutta la logistica inerente alla procedura), risorse che potrebbero essere convogliate verso i bisogni primari della popolazione. Dopo la demolizione, la spesa sarà fatturata al cittadino trasgressore.

"Inoltre, vi è un impatto ambientale negativo, con un danno significativo al patrimonio paesaggistico e naturale del comune".