La direttiva sulle plastiche monouso è entrata in vigore il 3 luglio 2019 e gli Stati membri hanno avuto due anni di tempo per recepire la normativa nel diritto nazionale affinché gli obblighi previsti dalla direttiva possano iniziare ad essere applicati sul campo.
Tuttavia, non tutti gli Stati membri, compreso il Portogallo, hanno recepito la direttiva entro i termini previsti e l'esecutivo dell'UE ha inviato 16 lettere di messa in mora a gennaio.
Nove di essi non hanno ancora comunicato tutte le misure necessarie per garantire il pieno recepimento della direttiva nel proprio ordinamento nazionale, per cui oggi sono stati inviati pareri motivati.
Se il Portogallo non comunicherà il pieno recepimento della direttiva entro il nuovo termine di due mesi, Bruxelles potrà deferire il caso alla Corte di giustizia dell'UE.
Secondo un comunicato stampa della Commissione europea, i prodotti di plastica monouso si accumulano nei mari, negli oceani e sulle spiagge e, sebbene la plastica sia un materiale comodo, utile e prezioso, i rifiuti di plastica causano danni ambientali e hanno un impatto negativo sull'economia.
Oltre l'80% dei rifiuti marini è costituito da plastiche che causano danni all'ambiente, in particolare danneggiando direttamente la vita marina e gli uccelli e che, frammentate in microplastiche, possono anche entrare nella catena alimentare umana.