In un comunicato, le forze di polizia affermano che, tra il 2019 e il 2023, i distretti in cui si è registrato il "maggior numero di non conformità con la gestione del combustibile su terreni forestali", sono stati Santarém, Castelo Branco, Braga, Coimbra e Aveiro.
Nei "distretti in cui si è registrato un minor numero di non conformità con la gestione del combustibile su terreni forestali, nello stesso periodo, spiccano i distretti di Évora, Bragança, Portalegre, Viana do Castelo e Beja", ha aggiunto il GNR.
"Dal 2019 al 14 aprile 2024, sono state identificate 4.831 persone e sono stati arrestati 404 sospetti per incendi boschivi", si legge nella nota.
Il GNR ritiene che, dopo aver individuato le cause degli incendi e, tenendo conto che "le bruciature e gli incendi contribuiscono da soli a più del 35% degli incendi verificatisi negli ultimi anni", tutti debbano "impegnarsi affinché la riduzione del combustibile possa essere effettuata con altri metodi alternativi", come "l'incorporazione nel terreno e la produzione di biomassa, riducendo così il rischio di generare incidenti".
Il GNR ha assunto come priorità strategica la protezione delle persone e dei beni, nel contesto degli incendi rurali, "supportata da un'azione preventiva e da un pattugliamento rafforzato nelle aree forestali".
Nell'ambito del Sistema Integrato di Gestione degli Incendi Rurali (SGIFR), le forze di polizia impiegano personale militare e guardie forestali della struttura del Servizio di Protezione della Natura e dell'Ambiente (SEPNA) e dell'Unità di Protezione e Soccorso in Emergenza (UEPS).
Tra il 2019 e il 2023, il GNR ha registrato "35.097 azioni di sensibilizzazione, raggiungendo così 428.389 persone", si legge nella nota.