Nel 2022 sono stati sprecati 162 milioni di metri cubi d'acqua, avverte Deco Proteste, che si sommano a 88 milioni di euro di acqua non fatturata in un anno e a circa 840 milioni di euro in dieci anni, secondo i dati dell'Autorità di Regolamentazione dell'Acqua e dei Servizi Idrici (ERSAR).
Deco Proteste ha contato 87 comuni, dei 278 comuni del continente, con un aumento delle perdite reali di acqua e 161 con una riduzione.
"Anche se ci sono alcuni miglioramenti, 20 comuni non hanno fornito informazioni all'ente regolatore, e in 10 non ci sono ancora dati che permettano un confronto tra il 2022 e il 2021", afferma l'associazione di tutela dei consumatori in un comunicato.
Tra i 161 comuni le cui perdite idriche sono diminuite in termini percentuali rispetto all'anno precedente, i cinque che si sono distinti maggiormente sono Alcácer do Sal, Cuba, Palmela, Penedono e Barreiro.
Secondo Deco Proteste, la rete idrica è vecchia nel 62% dei comuni e nel 70% la riabilitazione delle condutture con più di 10 anni è insoddisfacente o assente.
Tra i comuni che riabilitano di più in termini percentuali c'è Mora, nel distretto di Évora, e Marinha Grande, ma anche Amadora e Oeiras, Viana do Alentejo e Portalegre.
Sulla base dell'analisi delle perdite idriche in Portogallo, Deco Proteste avverte dell'urgente necessità di riabilitare le infrastrutture di approvvigionamento idrico a livello nazionale, sottolineando che è necessario accelerare per evitare le perdite - economiche e ambientali - che ancora si verificano.