Il Portogallo risolverà il problema abitativo solo quando recupererà una produzione minima di circa 70.000 abitazioni all'anno, rispetto alle attuali 20.000. L'allarme è dato dalla società di consulenza Agenda Urbana(AU), che ritiene, quindi, che sia necessario triplicare il numero di unità in costruzione entro il 2029, per soddisfare la domanda esistente.
La società accoglie, in un comunicato, alcune delle misure contenute nel Bilancio dello Stato per il 2025 (OE2025), che prevede, ad esempio, un investimento di 4,2 miliardi di euro per la produzione di 60 mila alloggi nel 2025 - tra nuovi e riabilitati -, "corrispondenti alla metà del parco pubblico attualmente esistente".
Citato nella nota, Álvaro Santos, direttore generale di AU, afferma che il Portogallo "ha bisogno di triplicare il numero di abitazioni in cinque anni per soddisfare le esigenze, incentivando in particolare il settore privato e cooperativo". Secondo l'amministratore delegato, il governo non può, da solo, produrre un numero di case sufficiente a soddisfare le esigenze, richiedendo la partecipazione del settore privato e cooperativo.
L'azienda sottolinea inoltre che l'investimento del Governo nel settore abitativo è molto gradito, essendo il più grande mai realizzato negli ultimi 50 anni. Tuttavia, è ancora troppo poco per risolvere il problema degli alloggi. "Stiamo naturalmente parlando di un sacco di soldi, ma l'impatto sarà comunque piccolo per un problema così strutturale per il Paese", avverte Álvaro Santos.