La critica arriva dopo l'annuncio del Ministro dell'Ambiente e dell'Energia, Maria da Graça Carvalho, che si sta studiando l'approvvigionamento idrico dell'Algarve da Alqueva, collegando questa diga a quella di Santa Clara, sempre in Alentejo, e poi a Bravura, in Algarve.

Per il presidente dell'Associazione degli agricoltori del Baixo Alentejo(AABA), Francisco Palma, "è un po' irragionevole pensare che Alqueva soddisferà il fabbisogno idrico dell'Algarve, mentre l'Algarve, da solo, può disporre di maggiori risorse idriche".

"In questa faccenda di Alqueva al servizio di tutto e di tutti, credo che si tratti almeno di una truffa elettorale e di opportunismo politico", ha criticato il leader agricolo.

Francisco Palma ha ricordato che l'Alqueva "è stata creata e progettata" per "colmare un deficit idrico che esiste in Alentejo, data la siccità e l'irregolarità" del clima della regione.

Pertanto, ha proseguito, prima di pensare di portare l'acqua dall'Alqueva all'Algarve, è necessario che essa raggiunga "i vari luoghi del Baixo Alentejo in cui è necessaria".

Anche Rui Garrido, presidente dell'ACOS - Associação de Agricultores do Sul, con sede a Beja, ha dichiarato a Lusa di non vedere di buon occhio un progetto che potrebbe comportare "un ulteriore consumo di acqua ad Alqueva".

"L'acqua ad Alqueva non è illimitata" e "dobbiamo iniziare a pensare a come mettere più acqua ad Alqueva", ha avvertito.

Secondo il funzionario, nel prossimo futuro la regione potrebbe dover affrontare "altri tre anni senza pioggia".

"Questo deve essere considerato e dobbiamo pensare che, per dare acqua a così tante persone, dobbiamo ottenere più acqua per Alqueva", ha rafforzato.

Pertanto, il leader agricolo ha sottolineato che non capisce "come si possa far uscire tanta acqua senza pensare di mettere acqua ad Alqueva, cioè acqua che viene dal nord [del Paese], dove piove di più e ci sono più risorse idriche".