In un rapporto sulla situazione pubblicato sul suo sito web, CIVISA dice di aver concluso "che le strutture tettoniche dove si sono riattivate le eruzioni storiche del 1580 e del 1808, e la crisi sismovulcanica del 1964, nel Sistema Vulcanico Fissurale di Mandrie".
"CIVISA avverte della possibilità di terremoti che possono raggiungere magnitudini superiori a quelle registrate finora, così come il pericolo di frane potenziate dall'attività sismica".
Anche così, e secondo CIVISA, la campagna di misurazione dei gas e della temperatura nel suolo, che è stata realizzata dall'inizio di questa crisi, "nell'area epicentrale non ha portato, finora, all'identificazione di nessuna anomalia".
CIVISA aggiunge anche che "le indagini sul campo" continueranno "a svolgersi nei prossimi giorni".
Nell'ambito del monitoraggio geodetico, CIVISA, in collaborazione con altri enti, sta "rafforzando la rete di osservazione basata su stazioni GNSS ed elaborando immagini satellitari".
Secondo CIVISA, la crisi sismo-vulcanica che si sta verificando dal pomeriggio del 19 marzo nella parte centrale dell'isola di São Jorge, in un settore tra Velas e Fajã do Ouvidor, "continua sopra i valori di riferimento".
L'istituzione dice che durante tutta la domenica "l'analisi preliminare delle registrazioni sismiche ha permesso di contare circa 389 eventi", il che denota "una tendenza alla diminuzione" rispetto a sabato.