"Secondo le indagini, l'organizzazione criminale ha esteso le sue attività illecite all'estero, promuovendo l'attività di raccolta di risorse finanziarie da terzi negli Stati Uniti, in Portogallo e in altri Paesi", si legge nel comunicato della Polizia federale. Secondo il comunicato della Polizia federale, "uno dei piloti responsabili del trasporto della droga" per il cartello guidato negli anni '80 e '90 da Escobar ha facilitato "l'estensione delle attività illecite del gruppo" all'estero.
L'operazione congiunta con la partecipazione del Ministero pubblico ha stabilito che le "attività" del gruppo negli Stati Uniti erano "strutturate" dal pilota, che si recava in Nord America "con un passaporto falso". Le autorità non hanno identificato il pilota, ma secondo i media locali si tratta del brasiliano Ricardo Rodrigues Gomes, che nel 2006, dopo 17 anni di latitanza, è stato arrestato a San Paolo e ha scontato otto anni a Rio de Janeiro per traffico internazionale di droga.
Tuttavia, Rodrigues Gomes è considerato latitante anche dagli Stati Uniti, dove è stato condannato per aver trasportato una tonnellata di cocaina al Cartello di Medellin nel 1989 su un aereo della compagnia aerea Varig, ormai defunta, che volava tra Rio de Janeiro e Miami. La Polizia federale ha indicato che il pilota utilizzava documenti falsi, come fatture senza origine, per "giustificare la circolazione di depositi bancari" nei conti di una società pubblica negli Stati Uniti, che a sua volta li consegnava in criptovalute "al leader dell'organizzazione criminale".
Nell'operazione di questa settimana, che rappresenta la quarta fase dell'Operazione Kryptos, 25 agenti della Polizia federale hanno notificato cinque mandati di arresto preventivo e quattro mandati di perquisizione nelle città di Rio de Janeiro e Cabo Frio e hanno inserito i nomi di altri sospetti nella lista rossa dell'Interpol. Il pilota e altri membri dell'organizzazione criminale si troverebbero negli Stati Uniti.