Secondo l'indagine "Balanço 2022 & Perspetivas 2023", presentata a Lisbona dalla vicepresidente esecutiva di AHP, Cristina Siza Vieira, delle 375 strutture alberghiere che hanno risposto al sondaggio (il 40% dei soci), il 54% dichiara di aver già raggiunto i livelli operativi registrati nel 2019, il miglior anno turistico in Portogallo prima della pandemia di covid-19, iniziata nel 2020.
Già il 25% degli intervistati prevede di raggiungere i livelli del 2019 nella seconda metà di quest'anno, mentre il 9% prevede di farlo nella prima metà.
"Il 2022 è stato indubbiamente un anno positivo rispetto al 2021, cosa naturale, perché il 2021 è stato comunque un anno molto segnato dalla pandemia, ma anche rispetto al 2019, quindi non è stato solo un anno robusto dal punto di vista della ripresa, ma è stata una ripresa molto vigorosa", ha dichiarato Cristina Siza Vieira.
"Un anno interessante
Analogamente ai risultati già anticipati dall'Istituto Nazionale di Statistica(INE) e da Turismo de Portugal, l'indagine alberghiera ha mostrato, secondo la funzionaria, che "il 2022 è stato un anno interessante", con una crescita in termini di prezzi praticata praticamente in tutto il Paese e "con alcune esplosioni, come nel caso di Madeira".
Cristina Siza Vieira ha osservato che la crescita dei prezzi riflette l'aumento dell'inflazione, ma "segue anche la crescita della domanda".
Secondo l'indagine, nel 2022 il tasso di occupazione degli hotel nazionali si è attestato al 61%, mentre il prezzo medio nazionale per camera (RevPAR) ha raggiunto i 73 euro.
In termini di mercati, l'87% degli intervistati ha collocato il Portogallo tra i primi tre emittenti, il 46% la Spagna e il 37% il Regno Unito.
Mercato statunitense
Gli Stati Uniti d'America, invece, sono apparsi tra i tre principali mercati nelle risposte del 33% degli intervistati da AHP.
"L'attenzione al mercato americano è una buona scommessa, ha dato risultati molto interessanti, perché il mercato americano risponde", ha sottolineato il vicepresidente esecutivo dell'associazione.
Secondo l'INE, che considera anche gli esercizi alberghieri, i villaggi e gli appartamenti turistici e le aziende agricole di Madeira, nel 2022 le entrate del settore turistico ricettivo sono più che raddoppiate rispetto al 2021 e hanno superato i livelli del 2019.
Rispetto al 2019, la crescita maggiore è stata registrata nella Regione Autonoma di Madeira (+29,8% nelle entrate totali e +36,6% nelle entrate da alloggio). Le entrate totali e le entrate da alloggio sono cresciute meno nel Centro (rispettivamente +9,3% e +14,4%) e nell'Área Metropolitana de Lisboa (+11,5% e +12,8%, nello stesso ordine).
L'anno scorso, secondo l'INE, il reddito medio per camera disponibile (RevPAR) ha raggiunto i 56,2 euro ed è aumentato del 72,5%, con una crescita del 74,8% negli alberghi, dell'81,6% negli alloggi locali e del 18,8% nel turismo nelle aree rurali e negli alloggi. 8% nel turismo nelle aree rurali e negli alloggi.