La proposta, che mira ad "aumentare l'efficienza" del sistema sanitario nazionale, è stata presentata dalla presidente dell'ANF, Ema Paulino, al presidente e al vicepresidente del Consiglio Nazionale della Sanità(CNS), rispettivamente Vítor Ramos e Lucília Nunes, nel corso di una riunione a Lisbona, che fa parte di un ciclo di incontri con le parti interessate alle politiche sanitarie.
Parlando con la Lusa al termine dell'incontro, Ema Paulino ha detto che lo scopo di questo incontro era dimostrare la disponibilità dell'ANF a continuare a collaborare con il CNS, che riunisce una serie di partner del settore sanitario.
Per Ema Paulino, "ha perfettamente senso che anche le farmacie di comunità, attraverso i loro professionisti altamente qualificati, possano far parte di queste soluzioni" e presentare le loro proposte relative ai temi in discussione, ovvero l'accesso ai dati sanitari, realizzando l'intenzione prevista, anche nella legislazione, che le persone in possesso dei loro dati possano condividerli, con il loro consenso, con gli operatori sanitari.
"Anche il farmacista di comunità che fa parte di questa équipe multidisciplinare dovrebbe essere in grado, se la persona lo desidera", di accedere a questi dati per poter svolgere, da un lato, "i propri interventi professionali in modo più illuminato e informato" e, dall'altro, "poter registrare anche gli interventi farmaceutici che si fanno nella farmacia di comunità in modo che possano essere consultati da altri professionisti della salute", ha difeso.
"Al momento disponiamo di un fascicolo sanitario elettronico che consente già l'accesso a medici e infermieri, in particolare a livello di sistema pubblico. Ci aspettiamo che il fascicolo sanitario elettronico possa creare altri profili di accesso, in particolare per i farmacisti che lavorano nelle farmacie di comunità e che all'interno del fascicolo sanitario elettronico sia definito a quali informazioni il farmacista avrà accesso e come potrà registrare i suoi interventi farmaceutici".
In sintesi, Ema Paulino ha affermato che ciò che manca non sono gli sviluppi informatici, ma un consenso su quali informazioni il farmacista avrà accesso, come potrà conservare i propri registri e come altri professionisti potranno accedervi.
Anche il presidente del Consiglio sanitario nazionale, Victor Ramos, ha sottolineato l'importanza di questo sistema informativo per "evitare errori, ridondanze e sprechi".