Durante la sessione plenaria del Parlamento europeo, nella città francese di Strasburgo, gli eurodeputati hanno approvato con 499 voti a favore, 28 contrari e 93 astensioni, la loro posizione negoziale per avviare i colloqui con gli Stati membri dell'UE (rappresentati nel Consiglio) sulla forma finale della legge sull'IA, che la Commissione spera si concretizzi nel corso dell'anno.


"Le norme mirano a promuovere l'adozione di un'IA affidabile e incentrata sull'uomo e a proteggere la salute, la sicurezza, i diritti fondamentali e la democrazia dai suoi effetti dannosi", sottolinea l'Assemblea europea in una dichiarazione.


Nello specifico, in questa posizione ora adottata dagli eurodeputati, si definisce che le nuove regole prevedono il divieto totale dell'IA per la sorveglianza biometrica, il riconoscimento delle emozioni e la polizia preventiva, imponendo che i sistemi che generano questa tecnologia come ChatGPT indichino in modo trasparente che i contenuti sono stati generati dall'IA e anche se i programmi utilizzati per influenzare gli elettori nelle elezioni sono considerati ad alto rischio.


Nell'aprile 2021, la Commissione europea ha presentato una proposta di regolamentazione dei sistemi di IA, la prima legislazione a livello europeo che mira a salvaguardare i valori e i diritti fondamentali dell'UE e la sicurezza degli utenti, obbligando i sistemi considerati ad alto rischio a rispettare requisiti obbligatori relativi alla loro affidabilità.


Il documento è da allora in discussione tra i colegislatori e, in un'intervista rilasciata a fine maggio all'agenzia Lusa e ad altri media europei a Bruxelles, la vicepresidente esecutiva della Commissione europea responsabile di "Un'Europa pronta per l'era digitale e per la concorrenza", Margrethe Vestager, ha dichiarato di aspettarsi un accordo quest'anno nell'UE sulla prima legge sull'IA.


"Speriamo di avere il primo trilogo [discussione tra colegislatori] sulla legge sull'IA in Europa prima dell'estate, il che significherebbe che, se ci impegniamo a fondo, possiamo avere un risultato entro la fine dell'anno", ha detto Margrethe Vestager, pur ammettendo che le nuove norme entreranno in vigore solo nel 2025, dati i necessari tempi di adattamento, non al passo con la velocità della tecnologia.

Si tratterà quindi del primo regolamento rivolto all'IA, nonostante i creatori e i responsabili dello sviluppo di questa tecnologia siano già soggetti alla legislazione europea sui diritti fondamentali, sulla protezione dei consumatori e sulle norme relative alla sicurezza dei prodotti e alla responsabilità.

Si prevede l'introduzione di ulteriori requisiti per affrontare i rischi, come l'esistenza di una supervisione umana o l'obbligo di fornire informazioni chiare sulle capacità e sui limiti dell'intelligenza artificiale.

L'intelligenza artificiale è stata sempre più utilizzata in settori quali l'intrattenimento (personalizzazione dei contenuti), il commercio "online" (previsione dei gusti dei consumatori), gli elettrodomestici (programmazione intelligente) e le apparecchiature elettroniche (utilizzo di assistenti virtuali come Siri o Alexa, tra gli altri).

La Commissione europea ha cercato di rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri in materia di IA, ma non esiste ancora un quadro giuridico comune, per cui l'obiettivo è passare da un approccio volontario alla sfera normativa.


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A passionate Irish journalist with a love for cycling, politics and of course Portugal especially their sausage rolls.

Rory Mc Ginn