Secondo Expresso, che cita un rapporto dell'agenzia sul recupero delle questioni pendenti nel Servizio Stranieri e Frontiere(SEF), redatto questo mese, il nuovo organismo inizierà a operare nell'ottobre 2023 con appena 714 dipendenti - il 41% del contingente degli organismi estinti che sarebbe disponibile.
Nel documento si legge che c'è stata "una riduzione netta del personale totale, dovuta alla partenza di diversi lavoratori, non compensata dalle aggiunte avvenute nel frattempo".
"Molti altri hanno chiesto immediatamente il trasferimento ad altri servizi statali, ma l'AIMA li ha bloccati, una situazione che non potrà verificarsi, per forza di cose, secondo Expresso, che cita una fonte legata all'agenzia che afferma che la maggior parte dei dipendenti ha ripresentato la richiesta".
Il rapporto citato da Expresso indica che: "Ci sono diverse richieste di mobilità, che si stima rappresentino l'uscita di 100 lavoratori".
La mancanza di risorse aggrava il problema dell'agenzia, dato l'alto numero di richieste di permesso di soggiorno ereditate dal SEF da parte degli immigrati che attendono una risposta.
Expresso cita anche il rapporto in cui si afferma che l'AIMA segnala l'esistenza di almeno 459.384 processi in corso al 29 ottobre 2023, la maggior parte dei quali (344.619) di legalizzazione attraverso manifestazioni di interesse (per gli immigrati che sono già in Portogallo, senza la necessità di un ingresso legale nel territorio).
"Al momento dell'estinzione del SEF, c'erano ancora più di 3.200 processi di protezione umanitaria in corso - 327 dei quali per minori, 4.000 richieste di asilo e quasi 15.000 relativi all'ottenimento della cittadinanza", aggiunge il giornale.