"L'obiettivo è ridurre le conseguenze potenzialmente dannose delle inondazioni per la salute umana, l'ambiente, il patrimonio culturale, le infrastrutture e le attività economiche", ha spiegato il segretario regionale per l'Ambiente e l'Azione per il clima, Alonso Miguel, durante la presentazione del piano di gestione del rischio di inondazioni alla Commissione per gli Affari Parlamentari, l'Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile.
In base all'indagine svolta, basata sui dati storici relativi agli eventi registrati in oltre 700 bacini fluviali delle Azzorre, il piano ha definito cinque bacini a rischio di inondazioni e alluvioni fluviali, per i quali è stata prodotta una mappatura dettagliata del rischio: la Ribeira Grande e il torrente Povoação, sull'isola di São Miguel, il torrente Agualva e il torrente Porto Judeu, sull'isola di Terceira, e la Ribeira Grande, sull'isola di Flores.
"Oltre a questi bacini fluviali, sono stati inclusi sei nuovi bacini fluviali, ovvero le grotte di Areia e Cinzeiro, sull'isola di São Miguel, i fiumi Casa da Ribeira e São Bento, sull'isola di Terceira, Ribeira Seca, a São Jorge, e Ribeira do Dilúvio, a Pico", ha dichiarato il governatore.
Il nuovo piano di gestione del rischio di alluvione ha inoltre identificato quattro aree costiere potenzialmente soggette a sormonto: il lungomare tra São Roque e Cais do Pico, sull'isola di Pico, il lungomare tra São Roque e Rosto do Cão, a Ponta Delgada, il lungomare di Lagoa e il lungomare di Ribeira Quente, a Povoação.
"L'investimento stimato per l'attuazione di una serie di richieste di prevenzione ammonta a circa 18 milioni di euro, la stragrande maggioranza, circa il 94%, di investimenti relativi a misure di gestione del rischio", ha evidenziato il titolare del portafoglio dell'Ambiente nell'arcipelago.
Il piano di gestione del rischio di alluvione per le Azzorre, ora presentato ai deputati, che era già stato oggetto di discussione pubblica tra ottobre e novembre dello scorso anno, sarà discusso e votato in plenaria prima di entrare in vigore.