"La sera c'è stata un'adesione totale allo sciopero, la mattina siamo al 75% - c'è stato un lavoratore che è andato a lavorare - e siamo ai servizi minimi. C'è una grande adesione allo sciopero e la fatturazione mensile [agli enti locali] viene effettuata solo in modo molto parziale", ha dichiarato Luís Fernandes a Lusa.
Il membro del comitato sindacale dell'azienda e leader del Sindacato Meridionale dei Lavoratori delle Industrie Manifatturiere, Energetiche e delle Attività Ambientali(SITE-Sul) ha parlato a margine di un'assemblea di circa una dozzina di lavoratori davanti alla sede dell'azienda a Faro.
Questi tecnici operativi "trattano, producono e distribuiscono tutta l'acqua che l'Algarve riceve e che tutti i cittadini dell'Algarve consumano", ha spiegato Luís Fernandes, precisando che sono coinvolti 33 dipendenti.
Lo sciopero, che prevede un'interruzione tra le 00:00 e le 23:59 di oggi, era previsto per l'ultimo giorno del mese, quando normalmente si effettuano le letture mensili per i consigli comunali serviti da Águas do Algarve, la società responsabile della fornitura di acqua dolce ai 16 comuni dell'Algarve e che fa parte del gruppo Águas de Portugal.
La "grande maggioranza" di questi tecnici operativi riceve uno stipendio "leggermente superiore al salario minimo nazionale", data l'importanza delle loro mansioni, ha dichiarato Luís Fernandes.
Alcuni dei lavoratori "hanno 20 anni di esperienza" presso Águas do Algarve, lavorano "in turni con orari irregolari", uno sforzo che "non viene valorizzato dall'azienda", ha sottolineato il leader del SITE-Sul.
"Ricevono un'indennità di turno, che aggiungono al loro stipendio, e in realtà portano a casa qualcosa come 1.000 euro, o meno, il che non ha senso in un'azienda come questa, che realizza profitti e risultati positivi ogni anno", ha osservato Luís Fernandes.
Molti di questi lavoratori, ha proseguito, "hanno un secondo lavoro per sopravvivere visto il costo della vita in Algarve".
Secondo il leader sindacale, i lavoratori chiedono "uno stipendio dell'ordine di 1.000 euro", che rappresenterebbe un aumento medio "di 80/90 euro".
Lo sciopero previsto per oggi è nato dopo che la direzione non ha risposto a una petizione firmata dai lavoratori a maggio.
L'agenzia di stampa Lusa ha chiesto ad Águas do Algarve una reazione, ma una fonte dell'azienda ha rifiutato di commentare, chiarendo che le questioni relative alle richieste dei tecnici operativi sono di competenza del gruppo Águas de Portugal.