Lo sviluppo del piano d'intervento si basa su un protocollo di collaborazione tecnica e finanziaria tra l'AML e l'Agenzia portoghese per l'ambiente(APA), approvato dal Consiglio metropolitano di Lisbona, l'organo decisionale metropolitano, composto da tutti i presidenti delle 18 Camere dell'AML.

"I piani d'azione devono consentire la determinazione, la definizione delle priorità e la selezione di interventi di grande rilevanza, portata e fattibilità operativa nell'ambito dell'adattamento alle alluvioni e alle inondazioni", ha rivelato l'AML, sottolineando che gli interventi terranno conto di una "visione integrata del territorio a livello intercomunale".

Tra gli obiettivi degli interventi da sviluppare c'è l'aumento della protezione delle persone e dei beni, attraverso la riduzione dei flussi e dell'altezza di deflusso delle piene, "utilizzando soluzioni verdi e più durature".

Secondo il protocollo, si intende anche ottenere miglioramenti nella prevenzione, attraverso "l'ordinamento e l'uso del territorio che aumenti la ritenzione e l'infiltrazione dei flussi e l'eventuale delocalizzazione di edifici e infrastrutture", e lo sviluppo della capacità di recupero, "con la creazione di condizioni per un rapido ripristino della normalità dopo il verificarsi di eventi estremi".

Gli obiettivi comprendono anche una maggiore preparazione dei sistemi di protezione civile, con la creazione di "sistemi di previsione e di allarme, di pianificazione di emergenza e di sensibilizzazione della popolazione".

L'AML ha ricordato che le inondazioni e gli allagamenti osservati nel dicembre 2022 e nel gennaio 2023 hanno colpito 10 dei 18 comuni dell'area metropolitana, ovvero Almada, Amadora, Cascais, Lisbona, Loures, Odivelas, Oeiras, Seixal, Sintra e Vila Franca de Xira, registrando danni "che hanno superato i 500.000 euro per comune".