La scorsa settimana il Governo ha approvato la costruzione di due centri di permanenza temporanea con una capacità di 300 persone e un budget di circa 30 milioni di euro finanziati dal Recovery and Resilience Plan (RRP), e ora è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la delibera che autorizza il PSP ad assumere oneri pluriennali e a sostenere le spese relative all'acquisizione di appalti pubblici di lavori per la costruzione di queste infrastrutture.

Nella delibera si legge che il Governo ha deciso di accentrare nella Polizia di Pubblica Sicurezza le competenze relative alla gestione e al funzionamento dei centri di permanenza temporanea (CIT) e degli spazi equiparati ai centri di permanenza temporanea (EECIT), che devono essere utilizzati per l'accoglienza e il soggiorno dei cittadini di Paesi terzi sottoposti alla procedura di screening, nonché alla procedura di allontanamento dal territorio nazionale.

"Pertanto, è previsto un investimento finalizzato alla costruzione di due CIT, entro il 30 giugno 2026, con una capacità di 300 persone, utilizzando, a tal fine, i finanziamenti previsti dal Piano di ripresa e resilienza", si legge nel documento, aggiungendo che sono previsti anche investimenti per garantire la riqualificazione e l'ampliamento degli EECI esistenti presso gli aeroporti internazionali di Lisbona, Porto, Faro, Funchal e Ponta Delgada.

Il Governo ritiene che "vi sia una chiara necessità di stipulare contratti di costruzione (secondo la modalità design-build) per la costruzione di nuovi CIT".

"Dal momento che è urgente e imperativo, per ragioni di sicurezza, creare nuovi luoghi di accoglienza, la legislazione sugli appalti pubblici prevede il ricorso a regimi eccezionali, in grado di garantire la protezione della sicurezza interna, in particolare attraverso la riservatezza e misure di sicurezza speciali, e questi stessi aspetti devono essere salvaguardati nel rispettivo processo di aggiudicazione, in particolare nella fase di esecuzione del contratto", si legge nella risoluzione.

Il Ministro della Presidenza, António Leitão Amaro, ha indicato la scorsa settimana che uno dei centri sarà costruito a Odivelas, nella regione di Lisbona, e l'altro nella regione del Nord.

Leitão Amaro ha giustificato questi centri con la necessità che il Portogallo non abbia attualmente "la capacità di installare cittadini stranieri identificati come in situazione di illegalità".