In un comunicato, il SEF afferma che i passeggeri erano tutti giovani di origine indù e presentavano passaporti con "bolli di visto Schengen falsificati, cercando di simulare una presenza legale in Portogallo che desse loro il diritto di viaggiare in Messico". La stessa nota aggiunge che questi cittadini hanno dichiarato di voler viaggiare a Istanbul, ma avevano carte d'imbarco dirette a Cancún.
"La rotta Lisbona-Cancún è stata utilizzata da reti organizzate di immigrazione clandestina, con lo scopo di arrivare negli Stati Uniti d'America dal territorio del Messico", ha sottolineato il SEF nel comunicato.