Nei primi tre mesi dell'anno, "la produzione rinnovabile ha fornito il 72% del consumo, suddiviso tra idroelettrico con il 34%, eolico con il 27%, biomasse con il 6% e fotovoltaico con il 5%", con l'indice di produzione idroelettrica che si attesta a 0,95 (media storica pari a 1), la produttività eolica a 0,93 e quella solare a 1,14", ha dichiarato REN in un comunicato.
La produzione di gas naturale ha fornito il 19% del consumo, mentre il restante 9% corrisponde al saldo delle importazioni.
A marzo, tuttavia, le condizioni climatiche sono diventate negative per le energie rinnovabili, ad eccezione del fotovoltaico, con la produzione rinnovabile che rappresenta il 56% del consumo (non rinnovabile 15%, importata 29%).
In quel mese, l'indice di produzione idroelettrica si è attestato a 0,65, quello eolico a 0,83 e quello solare a 1,14 e il picco di produzione fotovoltaica ha superato per la prima volta i 1.500 megawatt (MW), superando di circa 400 MW quello registrato nello stesso periodo dell'anno precedente.
Il consumo di energia elettrica è diminuito dell'1% a marzo, su base annua, o dell'1,1% con la correzione per gli effetti della temperatura e del numero di giorni lavorativi, ma nel primo trimestre si è registrato un aumento del 2,1%, o dell'1,3% con la correzione per la temperatura e i giorni lavorativi, su base annua.
Per quanto riguarda il gas naturale, nel primo trimestre il consumo annuo cumulato di gas ha registrato una variazione negativa del 20% rispetto all'anno precedente, con un calo del 4,1% nel segmento convenzionale e del 39% nel segmento della produzione di energia.
Nel caso del segmento convenzionale, REN ha evidenziato che si tratta del consumo più basso dal 2009.
L'approvvigionamento del sistema nazionale è stato effettuato essenzialmente dal terminale di gas naturale liquefatto (GNL) di Sines, per l'89% del totale, mentre il restante 11% è stato ricevuto attraverso l'interconnessione con la Spagna.