Il settore turistico ha continuato a riprendersi nel 2022 e il Portogallo è stato il settimo Paese dell'Unione Europea (UE) con il maggior numero di pernottamenti su piattaforme online come Airbnb, Booking, Expedia Group o TripAdvisor, per un totale di 25,2 milioni. Ancora al di sotto dei 31 milioni dell'anno precedente la pandemia, secondo i dati Eurostat.

L'analisi in termini regionali dei dati mostra che è stata l'area metropolitana di Lisbona a registrare il maggior numero di pernottamenti in questo tipo di alloggio (7,5 milioni), seguita dall'Algarve (7,4 milioni), dal Nord (5,2 milioni), dal Centro (2 milioni) e dalle regioni autonome di Madeira (1,5 milioni) e delle Azzorre (826.000).


Le destinazioni più popolari

Le regioni europee più popolari per gli alloggi a breve termine prenotati l'anno scorso tramite questo tipo di piattaforme digitali sono state Jadranska Hrvatska in Croazia (25,6 milioni di notti), la regione spagnola dell'Andalusia (20,3 milioni), la zona francese della Provenza-Alpi-Costa Azzurra (18,8 milioni) e anche la Catalogna (14,8 milioni).

In totale, lo scorso anno, gli ospiti hanno prenotato 547 milioni di notti di alloggi a breve termine nell'UE tramite piattaforme online. I numeri mostrano che c'è stata una robusta ripresa rispetto al 2021 (364 milioni di notti) e che i pernottamenti hanno addirittura superato i livelli del 2019 (512 milioni di notti).

Nel 2022, i maggiori aumenti dei pernottamenti rispetto al 2019 sono stati registrati in Svezia (+33%), Francia (+31%) e Belgio (+23%). Per contro, 14 Stati membri dell'UE sono rimasti indietro rispetto ai livelli del 2019. Le riduzioni più significative sono state registrate in Repubblica Ceca (-36%), Ungheria (-27%), Irlanda ed Estonia (entrambe -23%).

Questo settore ha superato i numeri pre-Covida nel tratto finale dello scorso anno, superando del 10% i valori registrati nel quarto trimestre del 2019 (88 milioni di pernottamenti). Nell'ultimo trimestre del 2022, sono stati prenotati 97 milioni di pernottamenti in alloggi turistici di breve durata nell'Unione Europea (UE), prenotati attraverso piattaforme online. Anche queste cifre riflettono un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo del 2021.