Hong Kong è la città più cara al mondo per i lavoratori espatriati, mentre Zurigo - seguita da Ginevra e Basilea - è in cima alla lista delle metropoli europee più costose. Lisbona figura al 117° posto, con un calo di otto posizioni rispetto alla scorsa edizione.
La guerra in Ucraina, le fluttuazioni dei tassi di cambio, le nuove varianti di Covid-19 e l'aumento dell'inflazione hanno continuato a influenzare la mobilità per le esperienze lavorative internazionali, sottolinea lo studio "Cost of Living 2023" di Mercer.
"Non possiamo estrapolare, con questo calo nella classifica, che Lisbona sia 'più economica'. In effetti, il costo della vita è aumentato, ma nel periodo di analisi ha finito per diminuire rispetto ad altre capitali", ha dichiarato Tiago Borges, career business leader di Mercer Portugal, in dichiarazioni a ECO Trabalho.
Lo studio di Mercer classifica il costo della vita per gli espatriati in 227 città di tutto il mondo, analizzando i costi comparativi di oltre 200 voci, come alloggio, trasporti, cibo, abbigliamento, beni per la casa e intrattenimento. È stato progettato per aiutare le multinazionali e i governi a determinare le strategie di compensazione per i loro lavoratori espatriati.
"La pandemia di Covid-19 e le tensioni politiche in tutto il mondo hanno contribuito alla crescita del lavoro a distanza e flessibile che, a sua volta, sta portando le multinazionali a rivalutare la loro strategia di mantenimento dei talenti", afferma Tiago Borges.
"La concorrenza nel mercato globale dei talenti è intensa e, con la crisi del costo della vita che colpisce sia i dipendenti che le organizzazioni, le aziende devono essere flessibili. La struttura retributiva per i dipendenti remoti e per quelli con mobilità internazionale deve essere chiara e supportata da dati affidabili", afferma il funzionario, citato in un comunicato.
"In generale, i Paesi e le città si sforzano continuamente di attrarre aziende internazionali, nonché nomadi digitali ed espatriati", afferma Marta Dias, rewards leader di Mercer Portugal nel rapporto ECO. "I luoghi di maggior successo oggi sono quelli che combinano politiche attraenti e flessibili per i talenti mobili, un'alta qualità della vita e un costo della vita ragionevole".
In questo contesto, dopo che Lisbona è scesa di 26 posizioni nella classifica dell'anno scorso, fino al 109° posto, quest'anno l'analisi di Mercer colloca la capitale al 117° posto tra le città più costose per gli espatri, otto posizioni più in basso rispetto all'anno precedente. Considerando solo il continente europeo, è la 39esima città più costosa per gli espatri. Un calo nella classifica, nonostante l'aumento dell'inflazione negli ultimi 12 mesi che ha fatto lievitare il costo della vita in Portogallo.
Tra le città più costose in Europa figurano Londra (17°), Vienna (25°), Amsterdam (28°), Praga (33°), che è salita di 27 posizioni rispetto all'anno scorso, e Helsinki (34°).
Originally from the UK, Daisy has been living and working in Portugal for more than 20 years. She has worked in PR, marketing and journalism, and has been the editor of The Portugal News since 2019. Jornalista 7920