L'ordinanza del Comune, firmata a febbraio, stabilisce il divieto di circolazione in diverse strade delle parrocchie di Avenidas Novas, Arroios, Penha de França, São Vicente, Santo António, Misericórdia e Santa Maria Maior e l'indicazione delle aree destinate alla sosta e al parcheggio.
Un comunicato del Comune di Lisbona indica che le principali parrocchie interessate da questo provvedimento sono Santa Maria Maior, Arroios, Penha de França e São Vicente.
Nel comunicato, il sindaco di Lisbona, Carlos Moedas (PSD), ha affermato che "i numerosi eccessi" hanno costretto il Comune "a dover assumere una tolleranza zero per alcune delle aree che sono state pesantemente colpite da una presenza non regolamentata di questo tipo di veicoli".
"Sosteniamo che l'autorità locale dovrebbe avere altri strumenti per controllare le dimensioni dell'operazione in città e, nello specifico, il numero massimo di tuk-tuk che Lisbona può ospitare per la circolazione, ma questo passo, che sta entrando in vigore, va nella giusta direzione", ha aggiunto.
Per monitorare le nuove misure, l'EMEL - Azienda Municipale di Mobilità e Parcheggi di Lisbona ha rafforzato il suo contingente con 62 ispettori, "che ora supporteranno le azioni di controllo della Polizia Municipale di Lisbona, che condurrà le operazioni sul campo".
Le ispezioni saranno effettuate in relazione alla sosta dei tuk-tuk nelle strade, al parcheggio e al divieto di circolazione su 337 strade della città.
Le principali aree da ispezionare saranno Baixa Pombalina, Encosta do Castelo, Nossa Senhora do Monte e Belém.
Nel luglio dello scorso anno è stata annunciata la creazione di un nuovo regolamento per i veicoli di intrattenimento turistico, che mira a limitare i parcheggi per i tuk-tuk e il numero di licenze da concedere a questo tipo di veicoli, al fine di regolamentare l'attività in città.