"È un motore di ricerca dedicato al 100% al Portogallo", ha descritto Tiago Brito, rappresentante permanente del Turismo de Portugal in Cina.
"Il target è principalmente il consumatore finale e non tanto i gruppi organizzati", ha aggiunto.
Il contenuto del mini-programma è interamente tradotto in cinese ed è composto da 750 punti di interesse suddivisi per regione, tra cui attrazioni turistiche, intrattenimento, shopping, gastronomia o hotel.
Un clic, ad esempio, sulla sezione Porto e Nord permette di scoprire le principali attrazioni turistiche della regione, dal centro storico di Porto al Parco Naturale di Montesinho, situato nel nord-est di Trás-os-Montes. Nella sottosezione Gastronomia e vini, sono presenti presentazioni in cinese sulla bistecca di mirandesa, sulla francesinha, sul baccalà alla Brás o sulla Strada del Vinho Verde.
L'iniziativa illustra gli sforzi delle autorità portoghesi per generare più valore in Cina, il più grande emettitore di turisti al mondo.
"L'obiettivo è quello di crescere in valore: vogliamo che i turisti cinesi riprendano la loro ricerca del Portogallo, ma essenzialmente vogliamo che si fermino più a lungo nel Paese", ha sottolineato Tiago Brito.
Ha spiegato che, in media, l'ospite cinese si ferma meno di due notti in Portogallo. "Vogliamo influenzare la domanda o qualificare la domanda in modo che si fermino più a lungo, conoscano meglio il Portogallo e generino maggiori entrate per il Paese, il che ci aiuterà a bilanciare la bilancia commerciale con la Cina", ha aggiunto.
Secondo i dati forniti a Lusa dal rappresentante permanente del Turismo de Portugal in Cina, più di 385.000 cinesi hanno visitato il Portogallo nel 2019, l'ultimo anno prima della pandemia.
I turisti provenienti dalla Cina hanno speso in totale 224 milioni di euro nel Paese, con un aumento del 20% rispetto al 2018.