Il salario minimo nazionale passerà ufficialmente dagli attuali 760 euro a 820 euro nel gennaio 2024. Questo valore - che era stato concordato in un Concerto Sociale a ottobre e approvato dal Governo nel Consiglio dei Ministri poche ore prima che il Presidente della Repubblica annunciasse al Paese che avrebbe sciolto l'Assemblea della Repubblica - è contenuto in un decreto legge che è stato pubblicato oggi nel Diário da República.
"Il valore della retribuzione minima mensile garantita (RMMG) di cui al n. 1 dell'articolo 273 del Codice del Lavoro, approvato come allegato alla Legge n. 7/2009, del 12 febbraio, come attualmente modificata, è di 820 euro", si legge nel diploma che aggiorna il salario minimo con effetto dal gennaio del prossimo anno per tutto il territorio nazionale.
Si tratta di un aumento del 7,8%, pari a 60 euro, del salario minimo nazionale. Si tratta dell'aumento più consistente che si sia mai verificato.
Secondo i conti dell'ECO, per i datori di lavoro questo aumento del salario minimo nazionale rappresenta un incremento di oltre mille euro dei costi per lavoratore, considerando non solo i costi salariali ma anche i contributi sociali che devono essere versati ogni mese alla Security Social.
Inizialmente, l'accordo sul reddito firmato nella Concertazione sociale prevedeva che il salario minimo avrebbe raggiunto gli 810 euro nel 2024, ma le parti sociali hanno deciso di rafforzarlo, nonostante le sfide che si potevano prevedere.
D'altra parte, questa intesa indicava che il RMMG avrebbe dovuto raggiungere almeno 900 euro nel 2026, ma questo obiettivo è a rischio, dato che il Paese andrà a elezioni anticipate a marzo, dopo le dimissioni di António Costa dal suo incarico. Primo Ministro, nell'ambito dell'inchiesta sul business del litio e dell'idrogeno.
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