L'organizzazione specializzata nella difesa dei diritti dei passeggeri aerei, secondo un rapporto di Publituris, ha raggiunto una pietra miliare storica, registrando due milioni di passeggeri aerei che hanno richiesto con successo un risarcimento a seguito di interruzioni del volo (ritardi e/o cancellazioni).
Secondo Tomasz Pawliszyn, CEO di AirHelp, la società è "un pioniere nella difesa dei diritti dei passeggeri che hanno avuto un problema con i loro voli. Già due milioni di viaggiatori si sono affidati a noi e sono stati risarciti per i loro reclami. Investiamo continuamente in informazioni e tecnologie all'avanguardia per rendere il più semplice possibile la presentazione dei reclami da parte dei nostri clienti e ci battiamo anche per cambiare le leggi che danneggiano tutti gli utenti del trasporto aereo."
Ai sensi del Regolamento CE 261/2004, che regola i voli in partenza o in arrivo nell'Unione Europea, i passeggeri hanno diritto a un risarcimento fino a 600 euro in caso di ritardo di oltre tre ore nell'arrivo a destinazione, di cancellazione del volo senza preavviso entro 14 giorni dalla partenza o di negato imbarco per overbooking causato dalla compagnia aerea. I passeggeri aerei che hanno subito disservizi hanno tre anni di tempo per presentare una richiesta di risarcimento e possono verificare la loro idoneità al risarcimento gratuito e presentare una richiesta in pochi minuti utilizzando il modulo sul sito web di AirHelp.
Quando il volo viene cancellato o al passeggero viene impedito di imbarcarsi, le compagnie aeree devono offrire un volo alternativo che il passeggero può rifiutare se non desidera proseguire il viaggio. In questo caso, è possibile richiedere il rimborso completo del biglietto. Inoltre, se durante l'attesa si verificano costi aggiuntivi causati dall'interruzione del volo (vitto, alloggio o bagagli smarriti), la compagnia aerea deve farsi carico anche di questi costi.
Condizioni meteorologiche avverse o emergenze mediche possono esentare la compagnia aerea dall'obbligo di risarcimento. In caso di sciopero, anche se annunciato, i passeggeri hanno il diritto di presentare reclami.