Il sondaggio è stato condotto tra gli utenti del sito web di Condé Nast Johansens e delle guide cartacee "Condé Nast Johansens: Luxury Hotels 2024" e "Condé Nast Johansens: Luxury Spas 2024".
Tra i viaggiatori del segmento lusso che desiderano viaggiare al di fuori del Regno Unito, il Portogallo si colloca al sesto posto con il 16% delle preferenze, dopo la Spagna come destinazione preferita con il 30%, la Francia (27%), l'Italia (19% ), la Grecia e gli Stati Uniti (con il 17%).
Per quanto riguarda il numero di viaggi previsti per quest'anno, il 33% intende farne tre o quattro, seguito dal 27% che ne prevede due. Tuttavia, il 44% vuole partire a settembre, seguito da giugno (39%), maggio (37%) e aprile o ottobre (entrambi 34%), con la maggioranza (45%) che dichiara che si fermerà da tre a sei notti, seguita dal 32% che farà lo stesso ma tra sette e nove notti. Il 27% degli intervistati ha in programma una fuga nel fine settimana. I piani di viaggio con la famiglia occupano solo il 26% del totale degli intervistati, rispetto al 75% che vuole viaggiare con il partner e al 30% con gli amici.
I risultati dell'indagine mostrano che sempre più viaggiatori di lusso preferiscono prenotare direttamente attraverso il sito web dell'hotel (68%), e il 56% dichiara che lo farà presso un'agenzia di viaggi online, rispetto al 13% che lo farà presso un'agenzia di viaggi fisica.
Lo studio indica anche che, per la prima volta, le destinazioni urbane (65%) aumentano rispetto a quelle balneari (55%), seguite dal 48% di coloro che vogliono godersi le destinazioni rurali e di campagna e dal 36% che vuole rilassarsi in un resort con spa e benessere.
Il prezzo dell'alloggio continua a essere il fattore chiave nella scelta di una destinazione, anche se si tratta di turismo di lusso. Per il 64% degli intervistati è il primo motivo da tenere in considerazione, seguito dal clima e dalle condizioni atmosferiche (62%), per il 56% è il costo del viaggio, per il 54% se l'hotel offre sconti e promozioni, la durata del viaggio per raggiungere la destinazione di vacanza per il 47% e al quinto posto la flessibilità di cancellare la prenotazione (43%).