In un comunicato, il movimento di cittadini indipendenti "Insieme salviamo le querce da sughero di Morgavel" e la cooperativa Regenerativa, indicano che questi alberi "vengono abbattuti illegalmente", nonostante il processo sia ancora in corso presso il Tribunale amministrativo e fiscale (TAF) di Beja.

"Nonostante il processo sia in corso e i tagli siano illegali, centinaia di querce da sughero a Sines sono già state abbattute nei giorni scorsi", afferma il movimento che, in una recente visita sul posto, ha confermato "l'inizio dei lavori di taglio".

Contattata dall'agenzia Lusa, la portavoce del movimento, Avani Ancok, si è detta "perplessa" per questa situazione e ha aggiunto che il Gruppo di Azione e Intervento Ambientale (GAIA) ha denunciato la situazione al TAF di Beja e ha chiesto che il tribunale si pronunci, fermi immediatamente questa azione e sanzioni i responsabili.

"Non abbiamo il numero esatto [di querce da sughero abbattute], ma indichiamo tra i 300 e i 500 alberi e ci rendiamo conto, anche se non siamo esperti, che i tagli sono abbastanza recenti, forse di questa settimana o al massimo della scorsa", ha sostenuto.

L'azione legale promossa da GAIA presso il TAF di Beja mette in discussione la legalità dell'ordinanza del 1° agosto 2023 dell'ex Ministro dell'Ambiente e dell'Azione per il Clima, Duarte Cordeiro, che riconosce "l'interesse pubblico essenziale del progetto eolico Morgavel" e il conseguente abbattimento di 1.821 querce da sughero per la costruzione di un parco eolico a Sines.