Lo studio congiunto del Servizio di monitoraggio dei cambiamenti climatici del programma di osservazione della Terra Copernicus dell'Unione Europea (C3S) e dell'Organizzazione meteorologica mondiale(OMM) ritiene che questo record rifletta gli sforzi dell'Europa per raggiungere l'obiettivo di un sistema energetico decarbonizzato.
Realizzare una transizione energetica, spostando il sistema energetico verso le fonti rinnovabili (come il sole, il vento, la pioggia, le maree e l'energia geotermica) anziché verso i combustibili fossili (petrolio, gas naturale, carbone), consente di ridurre le emissioni di gas serra, uno degli obiettivi principali del Green Deal europeo.
Per quanto riguarda ciò che si sta facendo per affrontare le sfide climatiche e combattere i cambiamenti climatici, il rapporto indica anche che il numero di Paesi dell'Unione Europea in cui le energie rinnovabili generano più elettricità rispetto ai combustibili fossili è quasi raddoppiato dal 2019, passando da 12 a 20.
Gli autori dello studio ritengono inoltre che rappresenti uno "sviluppo incoraggiante" il fatto che il 51% delle città europee disporrà di piani speciali di adattamento al clima entro il 2024, rispetto al 26% del 2018.
Per resistere meglio alle ondate di calore, Parigi ha deciso di "piantare alberi e rivitalizzare i parchi per aumentare il raffreddamento e la biodiversità", in linea con Milano (Italia), che ha investito in misure di rimboschimento, aumento dei rifugi climatici e promozione di infrastrutture verdi, anche per combattere l'inquinamento atmosferico.
"Implementare sistemi di allerta precoce, iniziative di resilienza alle alluvioni guidate dalla comunità e infrastrutture resistenti alle alluvioni" sono state le opzioni seguite a Glasgow (Regno Unito) per affrontare le grandi alluvioni, mentre la capitale slovacca Bratislava ha scelto di creare serbatoi d'acqua, nonché "giardini di acqua piovana e tetti verdi".
Nel 2024, l'anno più caldo mai registrato, il riscaldamento globale supererà per la prima volta gli 1,5 °C (gradi Celsius) rispetto ai livelli preindustriali, limite fissato dall'Accordo di Parigi per combattere i cambiamenti climatici.
Secondo il rapporto, in Europa gli eventi meteorologici estremi hanno causato perdite stimate in 18,2 miliardi di euro nel 2024. Tempeste, inondazioni e incendi hanno causato almeno 335 morti e colpito circa 455.000 persone.