Secondo la stima provvisoria dell'aspettativa di vita media a 65 anni per il triennio 2022-2024, diffusa dall'Istituto nazionale di statistica (INE), questo valore è stato stimato in 20,02 anni, che corrisponde a un aumento di 0,27 anni (3,24 mesi) rispetto al triennio precedente (19,75 anni nel 2021-2023).

Sulla base di questi dati, è possibile calcolare che nel 2026 l'età legale di pensionamento sarà di 66 anni e nove mesi.

Questo valore è superiore di due mesi a quello del 2025, anno in cui l'età pensionabile aumenta di tre mesi rispetto al 2024, raggiungendo i 66 anni e sette mesi.

Nel 2024 l'età pensionabile è rimasta invariata, a 66 anni e quattro mesi, rispetto al 2023, anno in cui si è registrata una diminuzione di tre mesi rispetto all'età fissata per il 2022, un fatto senza precedenti da quando l'età pensionabile è stata associata all'aspettativa di vita media.

Sia la riduzione nel 2023 che il mantenimento dell'età per il 2024 sono associati alla diminuzione della vita media dovuta alla mortalità associata alla pandemia di Covid-19 e alla sua incidenza tra la popolazione anziana.

Il valore provvisorio della speranza di vita a 65 anni, calcolato annualmente dall'INE, viene pubblicato a novembre e serve come riferimento per determinare l'età normale per l'accesso alla pensione di vecchiaia nell'ambito del regime generale di previdenza sociale e il fattore di sostenibilità da applicare al valore legale delle pensioni di vecchiaia nell'ambito del regime generale di previdenza sociale.