Anche la percentuale di persone che valutano negativamente la propria salute (12% nel 2024) è la più bassa dall'inizio della serie, con una riduzione di 1,5 punti percentuali (p.p.) rispetto al 2023 e significativamente inferiore a quelle registrate dal 2004 al 2014 (tra il 18% e il 21%).

I dati, che compaiono nella pubblicazione "Statistiche sulla salute", diffusa dall'INE in occasione della Giornata mondiale della salute (7 aprile), indicano che la regione della Grande Lisbona ha la più alta percentuale di persone di 16 anni o più con una percezione positiva del proprio stato di salute (60%), seguita dalle Azzorre (58,3%) e dall'Algarve (57,9%).

Nel 2024, la regione Centrale ha registrato la frequenza più bassa di popolazione con autovalutazione positiva (46,6%), seguita dalla regione Ovest e Valle del Tago e dalla regione autonoma di Madeira, entrambe al di sotto del 50%.

Altri dati della pubblicazione indicano che l'anno scorso il 28,7% della popolazione si è sentito limitato nello svolgimento di attività considerate normali per la maggior parte delle persone a causa di problemi di salute. Di questi, il 5,5% ha dichiarato di avere limitazioni gravi.

L'indicatore "Anni di vita in buona salute", che combina informazioni sull'aspettativa di vita della popolazione e sull'incidenza delle limitazioni nello svolgimento delle attività abituali a causa di problemi di salute, rivela che, nel 2022, l'aspettativa di vita in buona salute all'età di 65 anni era di 8,6 anni per gli uomini e di 7,3 anni per le donne.

In entrambi i casi, i valori sono inferiori alle medie dell'Unione Europea (UE-27), pari a 8,9 anni per gli uomini e 9,2 anni per le donne.