La valutazione è stata fatta dal ricercatore João Magalhães, coinvolto nel progetto del modello di intelligenza artificiale (AI), durante una sessione sull'innovazione e la digitalizzazione in Portogallo, presso il Museo delle Comunicazioni, a Lisbona, dove era presente il Primo Ministro.
"È ancora una versione beta, ci sono ancora aree di miglioramento. Stiamo parlando di sviluppo e innovazione, e l'innovazione è un processo di miglioramento permanente", ha spiegato il ricercatore dell'Universidade Nova de Lisboa.
Per ora la versione beta, disponibile solo per i ricercatori dei centri di ricerca che fanno parte del consorzio, riceve informazioni in portoghese per svolgere compiti generici, come riassumere e creare idee, e il testo viene generato in portoghese europeo.
Secondo il programma presentato durante la sessione, una versione base in grado di generare risposte affidabili sulla lingua, la cultura e la storia del Portogallo dovrebbe essere completata entro la fine del terzo trimestre del 2025.
Questa versione migliorata sarà anche in grado di rispondere alle domande "in totale sicurezza e senza rischi per l'utente".
Nella versione finale, che dovrebbe essere disponibile solo nel secondo trimestre del 2026, il modello sarà in grado di interpretare diversi formati di dati e l'obiettivo è quello di differenziarsi nell'interpretazione e nella generazione di testi in lingua portoghese e nella conoscenza della storia, della cultura, della scienza e della letteratura portoghese.
Sottolineando che il progetto sarà costantemente aggiornato, João Magalhães ha sottolineato che, soprattutto nella fase attuale, i ricercatori hanno bisogno di feedback "da parte dei linguisti, degli utenti comuni e anche del contributo di dati provenienti da varie entità", che permetteranno di migliorare il modello.
Il progetto di sviluppo di Amália è un'iniziativa governativa, guidata congiuntamente dal Ministro della Gioventù e della Modernizzazione e dal Ministro dell'Istruzione, della Scienza e dell'Innovazione, con un investimento di 5,5 milioni di euro finanziato dal PRR.
La formazione e lo sviluppo del "ChatGPT" portoghese sono affidati a cinque istituti di istruzione superiore pubblici.
La FCT ha firmato un contratto con l'Universidade Nova de Lisboa e l'Instituto Superior Técnico, oltre che con l'Università di Coimbra, l'Università di Porto e l'Università di Minho, come pubblicato sul portale Base, si legge nel comunicato.
Il progetto viene realizzato in collaborazione con centri di ricerca nazionali, come NOVA LINCS, IT, INESC-ID, INESC-TEC, CISUC e ALGORITMI, coinvolgendo anche ricercatori dell'Università di Beira Interior e dell'Università di Évora, ha dichiarato il Governo.