"Onestamente, penso che non dovremmo nemmeno essere allarmisti. Non c'è nessuna raccomandazione per i portoghesi che devono viaggiare, di non recarsi negli Stati Uniti", ha detto il ministro, riconoscendo, tuttavia, che i cittadini seguono le notizie e "devono sapere che ora c'è un maggiore controllo degli ingressi rispetto a prima".

Paulo Rangel è stato interrogato sulle tensioni tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti e sul fatto che la Commissione Europea ha fornito telefoni cellulari e computer usa e getta ad alcuni funzionari in viaggio nel Paese.

La Commissione europea ha fornito telefoni cellulari usa e getta e computer portatili di base ad alcuni funzionari che si recano negli Stati Uniti, tra cui il commissario europeo portoghese Maria Luis Albuquerque, per evitare il rischio di spionaggio, secondo quanto riportato dal Financial Times.

I commissari europei e gli alti funzionari che si recheranno alle riunioni di primavera del Fondo Monetario Internazionale(FMI) e della Banca Mondiale la prossima settimana hanno ricevuto le nuove indicazioni, secondo quattro persone che hanno familiarità con il processo citate dal quotidiano britannico lunedì.

Insistendo sul fatto che "non c'è motivo di allarmismo", Paulo Rangel ha sottolineato che il Ministero degli Affari Esteri ha la responsabilità di "stare al fianco dei portoghesi, soprattutto di quelli che si trovano in una situazione di vulnerabilità".

"Anche i consolati e l'ambasciata degli Stati Uniti sono coinvolti in questa situazione, ma onestamente volevo fare un appello per minimizzare questa situazione", ha aggiunto.

Riguardo all'applicazione di dazi da parte del presidente statunitense Donald Trump sui prodotti importati, Paulo Rangel ha affermato che il governo portoghese ha seguito i negoziati con la Commissione europea fin dall'inizio.

"Nelle relazioni all'interno della NATO, nelle relazioni commerciali tra l'Unione Europea e gli Stati Uniti, sono i governi, questo e quello che emergerà dalle prossime elezioni, a rappresentare gli interessi del Portogallo e gli interessi degli europei e delle nostre imprese", ha assicurato.

Per quanto riguarda il caso di un cittadino portoghese con un visto di residenza permanente negli Stati Uniti, che vive sul suolo americano dall'età di 2 anni, e che è stato trattenuto dalle autorità di immigrazione, Rangel ha ribadito che il Governo sta seguendo il caso.

Paulo Rangel ha detto che il cittadino sarà presentato a un giudice e che, una volta conosciuta la decisione del tribunale, il Governo fornirà supporto se necessario.