L'avvertimento è lasciato nel rapporto annuale del Consiglio Nazionale dell'Educazione (CNE), che traccia un quadro del sistema educativo portoghese nell'anno scolastico 2019/2020 e rivela due tendenze contraddittorie che potrebbero presto peggiorare la carenza di insegnanti.
Nell'ultimo decennio, la percentuale di laureati in corsi di Educazione è scesa dall'8,6% del 2011 al 5% del 2020, ponendo il Portogallo al di sotto della media OCSE e dell'Unione Europea.
Oltre al calo all'uscita delle università, quando arriva il momento di scegliere una laurea ci sono anche meno studenti che optano per questo settore e nonostante un leggero aumento nell'anno accademico 2019/2020 rispetto al precedente, ci sono stati 52,4 per cento in meno iscritti rispetto al 2010/2011.
Nel rapporto, la CNE ricorda anche la necessità di master per l'abilitazione professionale all'insegnamento, sottolineando che anche qui la domanda è stata insufficiente.
Quest'anno, il master più richiesto è stato quello in Educazione prescolare e 1° ciclo, con 860 studenti iscritti, mentre il master in Matematica per il 3° ciclo e la scuola secondaria, per esempio, ha avuto solo 75 studenti.
"Se questa tendenza continua, ci potrebbe essere qualche difficoltà ad assumere insegnanti adeguatamente qualificati nel prossimo futuro", avverte la CNE, sottolineando, d'altra parte, il progressivo invecchiamento della professione di insegnante a tutti i livelli e gradi di istruzione.
Guardando il profilo degli insegnanti, il rapporto nota che dalla scuola materna alla scuola secondaria, più della metà degli insegnanti ha più di 50 anni - mentre nel 2010/ 2011, questa percentuale era del 27,1%.
D'altra parte, il numero di giovani insegnanti è molto ridotto e, in un decennio, la percentuale di insegnanti sotto i 30 anni è passata dal 7,4 per cento all'1,6 per cento.
"Il censimento degli insegnanti del 2020/2021 per il Portogallo continentale mostra che poco più del 15 per cento degli insegnanti della scuola materna, primaria e secondaria hanno 60 anni o più, il che significa che nei prossimi sette anni l'istruzione pubblica potrebbe perdere 19 479 insegnanti per pensionamento".
Analizzando il profilo degli insegnanti per scala salariale, questo invecchiamento è anche visibile: all'apice della carriera (decima scala salariale), l'età media è di 60,7 anni, con 38,6 anni di servizio, mentre nella scala salariale superiore gli insegnanti hanno una media di 45,4 anni di età e 15,7 anni di servizio.
A novembre, uno studio prospettico pubblicato dal Ministero dell'Educazione ha anche evidenziato l'aggravarsi della carenza di insegnanti, a causa dell'aumento dei pensionamenti e della riduzione del numero di laureati, stimando che entro il 2030/2031 sarebbe necessario assumere circa 34.500 professionisti per garantire che non ci sia carenza di insegnanti nelle scuole.