L'ufficio statistico ufficiale dell'UE conferma la stima rapida rilasciata all'inizio del mese, che già indicava un tasso d'inflazione record nello spazio della moneta unica in gennaio, del 5,1%, il più alto dall'inizio della serie, nel 1997, che contrasta con il tasso dello 0,9% registrato un anno prima, nel gennaio 2021, e il 5,0% nel dicembre dello scorso anno.
Nei 27 Stati membri dell'Unione, il tasso di inflazione su base annua del 5,6% nel primo mese dell'anno è anche un nuovo massimo, che si confronta con l'1,2% osservato un anno prima, e il 5,3% nel dicembre 2021.
Eurostat sottolinea che i tassi annuali più bassi a gennaio sono stati osservati in Francia (3,3%), Portogallo (3,4%) e Svezia (3,9%), mentre i più alti sono stati registrati in Lituania (12,3%), Estonia (11,0%) e Repubblica Ceca (8,8%).
La tendenza al rialzo dei prezzi è proseguita dalla seconda metà del 2021, guidata dal settore energetico, dove il tasso di inflazione è aumentato di 2,80 punti percentuali a gennaio.
Nelle sue previsioni macroeconomiche invernali, pubblicate il 10 febbraio, la Commissione europea ha rivisto al rialzo il tasso di inflazione per il Portogallo di 0,6 punti percentuali al 2,3% quest'anno, ma al di sotto del 3,5% previsto per la zona euro.
Secondo le previsioni provvisorie invernali, il tasso d'inflazione in Portogallo dovrebbe passare dallo 0,9% nel 2021 al 2,3% quest'anno, prima di moderarsi all'1,3%.
Questo dato si confronta con le previsioni per la zona euro, con l'esecutivo comunitario che prevede un picco del 3,5% quest'anno, per poi ritirarsi all'1,7% nel 2023.