Questa posizione è stata trasmessa da António Costa nella parte delle risposte alle domande dei deputati nel dibattito sul programma di governo, dopo un intervento del leader di Chega Pedro Pinto.
"Grave errore"
Pedro Pinto ha detto che la prevista estinzione del SEF da parte dell'attuale governo è "un grave errore", essendo "un'altra capra" dei governi socialisti - un'allusione all'ex ministro dell'amministrazione interna Eduardo Cabrita.
Il deputato di Chega ha detto che finora il governo socialista è stato "limitato dal blocco di sinistra, che non ama la polizia", ma d'ora in poi potrà adottare misure che impediscano "la trasformazione di SEF in un'agenzia di asilo".
Nella sua risposta, tuttavia, il primo ministro ha difeso il progetto di estinzione del SEF, "che non era un'imposizione del Bloco de Esquerda e non era nemmeno un'idea ispirata dell'ex ministro Eduardo Cabrita", una misura che è già stata inserita nel programma elettorale del PS nel 2019.
"Questa misura rimane nell'attuale programma di governo e, quindi, è davvero necessario rispettarla", ha sottolineato.
Controllo delle frontiere
António Costa ha poi detto che, con l'estinzione del SEF, "si realizzerà il trasferimento delle competenze di polizia dal SEF alle altre forze e servizi di sicurezza", con il controllo delle frontiere che sarà di competenza del PSP e della GNR.
"Le frontiere non smetteranno di essere sorvegliate, ma saranno sorvegliate da due forze di sicurezza che hanno forza per svolgere queste funzioni", ha sostenuto.
Per quanto riguarda i poteri di investigazione penale della SEF, questi, secondo il leader dell'esecutivo, "saranno consolidati nel PJ, che è il massimo organo di polizia criminale specializzato nelle indagini di natura più complessa", come il crimine transnazionale e organizzato.
"In altre parole, si rafforza il sistema di sicurezza interna con l'attribuzione alle forze di sicurezza e al PJ dei poteri che erano affidati al SEF in materia di controllo delle frontiere e di investigazione penale", ha sostenuto.
Asilo e immigrazione
Per quanto riguarda i restanti poteri del SEF, António Costa ha ribadito la tesi che saranno "internalizzati nell'Agenzia portoghese per l'asilo e l'immigrazione".
"Sfrutteremo la conoscenza, la competenza e l'esperienza accumulata negli anni dai funzionari del SEF in settori in cui hanno una conoscenza diversa rispetto alle altre forze di sicurezza e alle altre polizie penali. Possono essere una risorsa per la nostra amministrazione pubblica", ha aggiunto.