La società Start Campus ha rivelato che l'edificio NEST - New & Emerging Sustainable Technologies, che corrisponde alla prima fase del progetto, avrà "una capacità di 15 MW [megawatt]" e "rappresenta un investimento di 130 milioni di euro".
L'edificio NEST è la prima infrastruttura di SINES 4.0, situata nella Zona Industriale e Logistica di Sines (ZILS) e che "sarà uno dei più grandi campus d'Europa".
Il progetto SINES 4.0 "sarà 100% verde e quando sarà completato, nel 2027, avrà 495 MW di capacità totale, composto da nove edifici", hanno aggiunto nella dichiarazione.
Oltre all'edificio NEST, con 15MW, che sarà completato entro il primo trimestre del 2023, è prevista la costruzione di "altri otto edifici con 60 MW di capacità ciascuno".
Nella prima fase, secondo l'azienda, saranno creati a Sines tra i 70 e i 100 nuovi posti di lavoro diretti, con "una forte componente di funzioni altamente qualificate, come gli ingegneri delle telecomunicazioni, meccanici ed elettrici", oltre a 400 posti di lavoro indiretti.
"Dallo scorso anno, 20 milioni di euro sono già stati investiti nel progetto", un importo che rappresenta "la prima rata" dell'investimento globale stimato in 3,5 miliardi di euro "fino al 2027", hanno aggiunto.
Impatto positivo
Per il direttore esecutivo di Start Campus, Afonso Salema, "SINES 4.0 sta iniziando ad essere implementato sul terreno e questa è una tappa importante" per il progetto, il cui investimento "risponde a due tendenze" confermate "negli ultimi anni: trasformazione digitale e sostenibilità".
"Vogliamo fare la differenza con ciò che stiamo creando, generando posti di lavoro qualificati e attirando più investimenti con un impatto positivo per la comunità di Sines", ha sottolineato.
Secondo Afonso Salema, "c'è un'enorme domanda, a livello internazionale, di centri dati" per "'hyperscalers'".
"Il mercato internazionale è in rapido sviluppo e il momento della pandemia ha accelerato e anche confermato tendenze come il telelavoro, il consumo di servizi di streaming, 'cloud computing', social media, tra gli altri", ha avanzato.
SINES 4.0 "risponde alla crescente domanda di grandi aziende tecnologiche internazionali di spazio per l'elaborazione e lo stoccaggio dei dati, a causa dell'esplosione della domanda digitale e di soluzioni 100% verdi a prezzi competitivi", ha sottolineato la società.
Secondo la società, il progetto "sfrutta la posizione geografica strategica di Sines e del Portogallo alla periferia dell'Europa con l'aiuto di nuovi cavi sottomarini: EllaLink (che collega il Portogallo a Madeira e al Sud America), Equiano e 2Africa (che collegano l'intero continente africano all'Europa attraverso il Portogallo) e Medusa (che collega il Mediterraneo)", hanno detto i promotori.