La discarica dell'Algarve orientale riceve i rifiuti urbani di metà dei comuni dell'Algarve - Alcoutim, Castro Marim, Faro, Loulé, Olhão, São Brás de Alportel, Tavira e Vila Real de Santo António -, mentre l'altra metà viene inviata a ovest, a Portimão.

L'associazione sostiene che la costruzione di una terza cella sul sito "è avvenuta prima della sua autorizzazione e senza Valutazione d'impatto ambientale".

Secondo Zero, la consultazione pubblica, che ora si è conclusa, era un "espediente" per eludere la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e "nasconde che i lavori di ampliamento della discarica, iniziati nel 2017 e completati nel 2018, con la costruzione della cella C", avrebbero dovuto essere sottoposti a VIA, "come previsto dalla legge".

Operare illegalmente

Quindi, secondo l'associazione ambientalista, la discarica "opera illegalmente dal 2017, quando, a causa delle profonde modifiche per espandere il progetto esistente, la licenza ambientale non era più efficace".

L'associazione aggiunge anche che nel caso di un'espansione che superava il 20% della capacità installata e anche dell'area di installazione che già esisteva, si sarebbero dovute adottare "le procedure obbligatorie" per la VIA.

"In entrambi i casi, sembra che, ancora una volta, sia l'Agenzia Portoghese per l'Ambiente che la Commissione Regionale di Coordinamento e Sviluppo dell'Algarve siano state permissive della continua illegalità del mancato rispetto delle norme ambientali favorendo il trasgressore, a scapito delle popolazioni che da tempo si lamentano della cattiva gestione della discarica".

Contaminazione

Per l'associazione, la discarica è stata responsabile "della contaminazione dei corsi d'acqua, in particolare Ribeira do Vascão", e non presenta una "soluzione a lungo termine per i rifiuti prodotti" nell'area coperta.

"L'azione delle autorità competenti in relazione alla contaminazione delle acque superficiali e sotterranee è stata totalmente permissiva", sottolineano, suggerendo che la licenza per l'uso delle risorse idriche "dovrebbe essere più completa in termini di monitoraggio".

Contattata da Lusa, una fonte della Commissione Regionale di Coordinamento e Sviluppo dell'Algarve (CCDR) ha chiarito che si tratta di "un'alterazione di un impianto esistente, situato in una zona sensibile" della Rete Natura 2000, che non era precedentemente soggetto a VIA.

La CCDR aggiunge che la consultazione pubblica che si è conclusa il 2 maggio "riguardava la modifica della procedura di licenza ambientale e la licenza per il funzionamento della discarica" e che la licenza ambientale per la discarica sanitaria di Sotavento, rilasciata dall'Agenzia portoghese per l'ambiente, è valida fino al 16 agosto 2026.