La mozione sull'aeroporto di Beja è stata proposta dalla coalizione di Beja (PSD/CDS-PP/PPM/IL/Aliança) e approvata all'unanimità dai rappresentanti eletti delle varie forze politiche, durante l'ultima riunione dell'Assemblea municipale (AM) di Beja.
Il documento afferma che "l'aeroporto di Beja è certificato dall'Istituto Nazionale dell'Aviazione Civile ed è uno dei quattro aeroporti portoghesi che possono ricevere voli internazionali", sia passeggeri che merci.
"Con la volontà politica di puntare su questa infrastruttura aeroportuale, sarebbe persino possibile creare qui una Zona franca con caratteristiche fiscali speciali, dove si praticherebbero tasse doganali ridotte", suggerisce l'AM.
Alternativa utile
Pur ammettendo che l'aeroporto di Beja "difficilmente potrà essere un aeroporto complementare a quello di Lisbona", gli eletti sostengono che "può essere, in caso di necessità e sovraffollamento degli aeroporti di Lisbona e Faro, un'ottima e utile alternativa".
"L'azione politica locale, in particolare attraverso il Comune di Beja, deve lottare e contribuire al regolare utilizzo dell'aeroporto", sostiene la mozione.
L'Alentejo, "in quanto potenziale economico, ha bisogno dell'aeroporto come hub per lo sviluppo e la valorizzazione della regione, in quanto dispone di spazio sufficiente per una piattaforma logistica di trasporto aereo di merci, avendo un alto potenziale come area industriale", aggiungono.
Il documento, che sarà inviato al Presidente della Repubblica, al Primo Ministro e al Ministero della Pianificazione e delle Infrastrutture, chiede anche maggiori investimenti pubblici per il Baixo Alentejo.
"È importante approfittare, d'ora in poi, dei fondi strutturali strategici che il Portogallo riceverà" e che vengano applicati al "miglioramento dell'accessibilità, all'ammodernamento della ferrovia e dell'autostrada, in attrezzature e infrastrutture", per sistemare la popolazione e combattere lo spopolamento e l'isolamento, si legge nella mozione.