L'anno scorso, il SEF ha identificato 54 vittime di tratta di esseri umani, la maggior parte delle quali per sfruttamento lavorativo.
Contattato da Lusa, l'Osservatorio sulla tratta di esseri umani (OTSH) ha dichiarato che i dati relativi al 2022 sono ancora in fase di definizione.
Nella risposta inviata a Lusa, firmata da Rita Penedo, responsabile dell'équipe dell'OTSH, si legge che l'Alentejo è la regione del Paese con il maggior numero di segnali di presunte vittime e, allo stesso tempo, con il maggior numero di vittime confermate dalle autorità.
Secondo l'OTSH, questa espressività dei segnali è legata allo sfruttamento del lavoro nel settore agricolo. In alcune situazioni, una singola indagine può indicare un numero elevato di presunte vittime.
L'Osservatorio sottolinea anche che ci sono situazioni che si riferiscono al calcio e, come esempio, ha citato un'indagine del 2021 che ha identificato sei presunte vittime di nazionalità colombiana.
L'OTSH indica anche che la tendenza osservata è che il Portogallo è principalmente un Paese di destinazione, cioè le presunte vittime di nazionalità straniera vengono reclutate nel Paese di appartenenza o in altri Paesi in cui risiedono e, successivamente, trafficate in Portogallo.
Il Rapporto annuale sulla sicurezza interna (RASI) del 2021 indica che i casi di tratta di esseri umani in Portogallo sono aumentati del 38,9% lo scorso anno rispetto al 2020, con 318 situazioni identificate, contro le 229 del 2020.