Per essere discussa in Parlamento, una petizione ha bisogno di un minimo di 7.500 firme, motivo per cui il comitato organizzatore della petizione ritiene "certo" che questa "sarà discussa molto presto" nell'Assemblea della Repubblica.
La petizione ha raccolto 12.000 firme in sole 36 ore e più di 90.000 in un mese, secondo la dichiarazione.
"I firmatari si appellano alla Corte Costituzionale affinché promuova un'interpretazione etica e aggiornata della nostra legge fondamentale, anche per quanto riguarda la tutela degli animali, e all'Assemblea della Repubblica affinché estenda la tutela penale anche agli animali d'affezione, non solo a quelli da compagnia, che migliori le norme vigenti e inserisca l'espresso riferimento agli animali nel testo della Costituzione".
La richiesta dei cittadini arriva dopo che la Corte Costituzionale ha dichiarato in tre occasioni l'incostituzionalità della legge attuale. La questione dell'incostituzionalità della norma che punisce con un'ammenda o con la reclusione chiunque, senza un motivo legittimo, uccida o maltratti animali domestici viene nuovamente analizzata su richiesta del Ministero pubblico.
I firmatari della richiesta si dichiarano insoddisfatti dell'"inerzia dei poteri costituiti", aggiungendo di comprendere che "chi maltratta deve essere punito".
Secondo il comunicato, oltre alla petizione, "verrà consegnato all'Assemblea della Repubblica e ai gruppi parlamentari anche un manifesto in cui più di 40 personalità di spicco nell'ambito del diritto in Portogallo e più di 50 associazioni e movimenti, chiedono il mantenimento della tutela penale che protegge gli animali da compagnia, garantendo l'effettiva 'costruzione di una società libera e giusta', anche per gli animali".
Il 21 gennaio, migliaia di persone hanno manifestato a Lisbona contro la possibilità che la legge che criminalizza il maltrattamento degli animali venga dichiarata incostituzionale.
Lo stesso giorno, il Presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, ha difeso che il benessere degli animali dovrebbe essere "debitamente legiferato", ricordando che il Parlamento potrebbe farlo sia "attraverso la legislazione ordinaria" sia attraverso il processo di revisione costituzionale in corso.