Il piano è stato inviato all'Amministrazione Sanitaria Regionale di Lisbona e della Valle del Tago, al direttore esecutivo del Servizio Sanitario Nazionale e consegnato anche al Ministro della Salute durante una sua visita all'unità di Via Verde Seixal, nell'ambito dell'iniziativa "Governo + Next".
Gli operatori sanitari difendono un modello temporaneo di risposta all'emergenza che si basa sull'esistenza di un'équipe di missione con una remunerazione differenziata.
Alexandra Fernandes, medico e coordinatrice di Via Verde Seixal, un'unità sanitaria creata un anno fa per rispondere ai circa 45.000 utenti senza medici di famiglia nel comune, è una delle firmatarie del documento.
Nel comune di Seixal, nel distretto di Setúbal, migliaia di persone non hanno un medico di famiglia, ma invece di tentare la fortuna in lunghe code, a tarda notte, possono fissare un appuntamento per telefono in un'unità con medici e infermieri specializzati, specializzandi e persino pensionati.
Parlando con l'agenzia Lusa, ha spiegato che il modello Via Verde Saúde, che esiste già anche ad Almada, è uno degli esempi che possono essere implementati a livello nazionale per dare una risposta temporanea a un "problema molto grave".
L'obiettivo è quello di creare un modo flessibile di organizzarsi in base alle circostanze, al contesto e alle risorse che possono essere mobilitate per ogni località bisognosa, creando squadre multidisciplinari che chiamano "squadre di missione".
Il reclutamento di queste équipe di missione locali, spiegano nel documento, deve essere indipendente dal numero di medici, infermieri e altri professionisti previsti nelle mappe del personale di ciascun raggruppamento di centri sanitari.
La risposta, spiegano, deve essere centrata sulle persone e sui bisogni sanitari più essenziali come le vaccinazioni, l'assistenza alla pianificazione familiare, la sorveglianza della gravidanza, la sorveglianza neonatale e la sorveglianza per tutti i primi anni di vita, l'assistenza qualificata e tempestiva nelle situazioni di malattia acuta, l'approccio alle situazioni complesse di multimorbilità e il controllo dei fattori di rischio e delle malattie croniche che, se trascurate, possono portare a complicazioni, ospedalizzazione e persino alla morte.
Il piano è stato progettato da professionisti della salute provenienti dai centri sanitari di Seixal, Amadora, Olivais, Sintra, Brandoa e Almada, che avvertono del fatto che più di 1,5 milioni di persone in Portogallo non hanno una "équipe familiare assegnata" e che si prevede il pensionamento di più di mille medici di famiglia solo nel 2023 e di circa altri 500 nei due anni successivi.