All'inizio degli anni '80, meno del 60% delle famiglie possedeva la propria abitazione principale e quasi il 40% viveva in case in affitto, rivela la Banca del Portogallo nel Bollettino economico di ottobre pubblicato questo mercoledì.

Nei due decenni successivi si è registrato un aumento del numero di famiglie che possiedono una casa di proprietà, che è culminato in una cifra record nel 2001, con circa il 76% delle famiglie che possiedono una casa di proprietà.

"La crescita economica del Paese ha contribuito a questo movimento, che si è trasmesso al reddito familiare, a un maggiore accesso al credito, come risultato della liberalizzazione dei mercati finanziari e dell'integrazione nell'Unione Europea, nonché all'esistenza di un mercato altamente regolamentato e poco attraente per i proprietari", spiega il Banco de Portugal e riporta ECO.

Questa evoluzione ha fatto sì che l'età media per l'acquisto di una casa si sia ridotta negli ultimi anni e ha causato un aumento della percentuale di famiglie con oneri di prestito associati all'abitazione. Tuttavia, il Banco de Portugal osserva che questa tendenza si è invertita negli ultimi due decenni: tra il 2001 e il 2021, la percentuale di proprietari di case è passata dal 76% al 70%.

"Data la preferenza delle famiglie per l'acquisto di una casa in giovane età e il mantenimento di questo regime di occupazione per tutta la vita, questa riduzione riflette principalmente una marcata ricomposizione del regime di proprietà tra i giovani nelle generazioni più recenti", si legge nel Bollettino economico.

Il Banco de Portugal sottolinea che "la riduzione della percentuale di proprietari dopo il 2001 si è concentrata nelle famiglie in cui il rappresentante ha meno di 65 anni e, in particolare, in quelle con meno di 35 anni".

Meno giovani proprietari

I dati resi disponibili dal regolatore mostrano un forte calo della percentuale di giovani proprietari di casa negli ultimi due decenni: se nel 2001 il 70% delle famiglie era proprietario di casa all'età di 25/34 anni (nati nella generazione 1967-1976), nel 2021 il tasso di proprietà dell'abitazione tra i 25-34enni (nati nella generazione 1987-1996) è sceso al 40%.

Inoltre, "la percentuale di proprietari con meno di 25 anni è scesa a meno del 35% nelle generazioni nate dopo il 1986", a fronte di valori compresi tra il 45% e il 55% nelle generazioni nate nei tre decenni precedenti.

Questa dinamica si è verificata perché "le famiglie più giovani sono state particolarmente colpite dall'aumento del tasso di disoccupazione nel periodo 2000-2014, a seguito della debole crescita economica dei primi anni 2000 e della crisi del debito sovrano", spiega la Banca del Portogallo, evidenziando che "nelle famiglie in cui il rappresentante ha meno di 35 anni, la percentuale di proprietari nel 2021 si è ridotta al livello del 1981".