Parlando all'agenzia Lusa, il presidente dell'AMAL, António Miguel Pina, ha dichiarato che "è già stato lanciato un appello" al Governo e alla Federcalcio portoghese affinché l'Algarve sia uno dei campi di allenamento delle squadre.
"L'Algarve vuole far parte di questo grande evento", ha dichiarato il presidente dell'associazione che riunisce i 16 comuni dell'Algarve, ricordando che la regione "è abituata a ospitare turismo legato allo sport, squadre e nazionali di tutto il mondo".
Ha sottolineato che l'Algarve "può rappresentare un valore aggiunto per le squadre", data la sua posizione privilegiata che garantisce la vicinanza ai confini di Spagna e Marocco.
Il sindaco di Olhão ha anche sottolineato le "eccellenti infrastrutture alberghiere e sportive che esistono in tutta la regione", in modo che le squadre possano svolgere le loro fasi di preparazione per la Coppa del Mondo 2030.
Secondo il responsabile, "c'è già stato un primo contatto" con la Federcalcio dell'Algarve, dove AMAL ha espresso la sua disponibilità a essere una delle sedi di stage, in quello che è "un primo passo" verso l'inizio dei lavori.
"Dal momento che l'Algarve non ha uno stadio con la capacità di ospitare una partita di Coppa del Mondo, crediamo che sia giusto riconoscere il merito della regione di avere condizioni eccellenti per il campo di allenamento delle squadre", ha concluso.
Organizzata da Portogallo, Spagna e Marocco, la Coppa del Mondo di calcio 2030 si terrà per la prima volta in tre continenti diversi.
Oltre all'Europa e al Nord Africa, le partite inaugurali si svolgeranno in Uruguay, Argentina e Paraguay, in Sud America, per "celebrare il centenario" della competizione, la cui prima edizione si svolse nel 1930 in Uruguay.