Il forte rallentamento si spiega con "l'effetto base associato agli aumenti mensili dei prezzi registrati nell'ottobre 2022 nei prodotti alimentari (2,1%) e nei prodotti energetici (6,7%), con particolare attenzione al gas naturale (77,4%)", evidenzia l'ufficio statistico. Va ricordato che il tasso di inflazione nell'ottobre 2022 è stato del 10,1%, il livello più alto dal maggio 1992.
Nel confronto a catena, l'IPC "è stato pari a -0,2% (1,1% nel mese precedente e 1,2% nell'ottobre 2022)", osserva l'INE. "La variazione media degli ultimi dodici mesi è scesa al 5,7% (6,3% a settembre)".
Per quanto riguarda l'indicatore dell'inflazione di fondo, che esclude gli alimenti non lavorati e i prodotti energetici, a ottobre è rallentato al 3,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un calo di 0,6 punti percentuali rispetto al 4,1% registrato nel mese precedente.
L'indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPC), che consente il confronto tra i Paesi europei, "ha registrato una variazione su base annua del 3,2%, inferiore di 1,6 p.p. rispetto a quella registrata nel mese precedente e superiore di 0,3 p.p. rispetto al mese precedente", osserva inoltre l'istituto di statistica.