La sintesi del rapporto della spedizione marittima, a cui Lusa ha avuto accesso, considera significativa la presenza di specie che potrebbero formare "giardini di corallo", anche le gorgonie come "Eunicella verrucosa" sono classificate come specie vulnerabili dalla IUCN e "Leptogorgias" nella zona di Cabo da Rocha. A sud, gli "habitat" sono protetti dalla Convenzione OSPAR (Organizzazione per la protezione dell'ambiente marino dell'Atlantico nord-orientale) e anche dalla legge portoghese.
Vicino a Cabo da Rocha "sono stati trovati anche grandi agglomerati di corallo ("Cliona celata"), questo tipo di "habitat", i "giardini di corallo", sono anch'essi elencati dalla convenzione OSPAR", sottolinea il documento.
Per accedere alle specie pelagiche (che si trovano nella colonna d'acqua, vicino alla superficie) e a quelle bentoniche (che vivono sul fondo), sono state utilizzate videocamere con esche per attirare le specie difficili da osservare in immersione.
I dispositivi BRUV (Baited Remote Underwater Video) sono stati azionati da pescherecci professionali e installati vicino al fondo o nella colonna d'acqua, raccogliendo informazioni in 107 punti tra Ericeira e Cascais, oltre che sulla Montagna di Camões.
Il rapporto sottolinea che "in generale, la ricchezza specifica della Montagna di Camões è risultata significativamente superiore a quella dei settori costieri (Nord, Centro e Sud)" e che "tra le 10 specie con la più alta biomassa nell'area studiata, sono quelle che formano banchi", come il tonno, il giglio, lo sgombro, l'orata e il canarino di mare, ma anche "alcuni top predator demersali e bentonici con abitudini solitarie ("Conger conger", "Scyliorhinus camicula", "Serranus cabrilla")".
La spedizione Oceano Azul - Cascais, Mafra e Sintra, svoltasi dall'1 al 12 ottobre 2022, è stata promossa dai Comuni, in collaborazione con la Fondazione Oceano Azul, nell'ambito del processo di sostegno alla creazione di un'Area Marina Protetta.