Il tasso Euribor a 12 mesi, che ha superato il 4% tra il 16 giugno e il 28 novembre, è sceso oggi al 3,728%, 0,057 punti in meno rispetto a martedì. Dopo essere salito il 29 settembre al 4,228%, nuovo massimo dal novembre 2008.
Secondo i dati di BdP relativi al mese di ottobre 2023, l'Euribor a 12 mesi rappresentava il 37,8% dello stock di mutui per la proprietà di abitazioni permanenti a tasso variabile; gli stessi dati indicano che l'Euribor a sei e tre mesi rappresentava rispettivamente il 35,9% e il 23,6%.
Nell'ambito dei sei mesi, il tasso Euribor, che è stato superiore al 4% tra il 14 settembre e il 1° dicembre, è sceso oggi al 3,950%, 0,003 punti in meno rispetto alla seduta precedente e contro il massimo da novembre 2008, pari al 4,143%, registrato il 18 ottobre.
Nello stesso senso, l'Euribor a tre mesi è sceso oggi rispetto alla seduta precedente, attestandosi anch'esso al 3,950%, meno 0,008 punti, dopo essere salito il 19 ottobre al 4,002%, nuovo massimo dal novembre 2008.
L'Euribor ha iniziato a salire in modo più significativo a partire dal 4 febbraio 2022, dopo che la Banca centrale europea(BCE) ha ammesso di poter aumentare i tassi di interesse di riferimento a causa dell'aumento dell'inflazione nell'Eurozona, e la tendenza si è rafforzata con l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia iniziata il 24 febbraio 2022.
Nell'ultima riunione di politica monetaria, il 26 ottobre ad Atene, la BCE ha mantenuto i tassi di interesse di riferimento per la prima volta dal 21 luglio 2022, dopo 10 aumenti consecutivi.
La prossima riunione di politica monetaria della BCE, che sarà l'ultima di quest'anno, si terrà il 14 dicembre.
I tassi Euribor a tre, sei e 12 mesi hanno registrato i minimi storici rispettivamente a -0,605% il 14 dicembre 2021, -0,554% e -0,518% il 20 dicembre 2021.
L'Euribor è fissato dalla media dei tassi a cui un gruppo di 19 banche dell'Eurozona sono disposte a prestarsi reciprocamente denaro sul mercato interbancario.