Lisbona ha ora due mesi di tempo per informare l'esecutivo comunitario della dovuta integrazione dei suddetti coordinatori con "i poteri e le competenze necessari per svolgere le loro funzioni, compresa l'imposizione di sanzioni in caso di inadempienza", come previsto dal regolamento sui servizi digitali (DSR).
Secondo una dichiarazione della Commissione, "coordinatori dei servizi digitali pienamente qualificati in ogni Stato membro sono essenziali per l'esercizio dei nuovi diritti creati dal DSR, in particolare per garantire che gli utenti possano presentare reclami nel loro luogo di residenza contro le piattaforme, concedere lo status di flagger affidabile e consentire agli investigatori".