In un comunicato, il Comune di Esposende, che fa parte della commissione, afferma che l'obiettivo è quello di stabilire i limiti annuali di cattura e il numero di licenze nel Parco Naturale della Costa Nord.
Tale commissione ha inviato una lettera alla Direzione Generale delle Risorse Naturali, della Sicurezza e dei Servizi Marittimi(DGRM), suggerendo la realizzazione di uno studio sull'andamento della popolazione della specie, con particolare attenzione al P. lividus, "in quanto c'è maggiore richiesta, c'è meno profondità ed è elencato come specie faunistica protetta dalla Convenzione di Berna".
Il Comune spiega che, con l'aumento della domanda di prodotti gastronomici dovuto alla carenza globale di uova di storione, i ricci di mare "stanno emergendo come nuova fonte di caviale, raggiungendo prezzi elevati sui mercati, soprattutto nei Paesi asiatici e in Spagna e Francia".
Aggiungono che una delle specie di ricci di mare presenti in maggiore abbondanza sulla costa settentrionale - il Paracentrotus lividus - è "commercialmente ricercata e ben accettata in questi mercati", con la maggior parte delle catture in quella regione vendute a gruppi spagnoli che, dopo aver esplorato eccessivamente la specie nel loro Paese, ora utilizzano gli stock di quel Parco Marino per soddisfare la domanda.