In una nota successiva al Consiglio dei Ministri, l'esecutivo ha mantenuto alcune promesse fatte in seguito alla presentazione e all'approvazione del Piano d'azione per la migrazione, all'inizio del mese, e ha prorogato "di un anno, fino al 30 giugno 2025, la validità dei documenti e dei visti relativi al soggiorno sul territorio nazionale".

L'elevato numero di processi pendenti presso l'Agenzia per l'Integrazione, le Migrazioni e l'Asilo(AIMA), stimato in 410 mila casi, ha reso difficile il processo di rinnovo dei documenti per molti immigrati, siano essi permessi di soggiorno, visti, visti di lavoro o di mobilità della Comunità dei Paesi di lingua portoghese.

Nella dichiarazione rilasciata, il governo afferma di aver approvato un decreto legge che assegna all'AIMA "una missione di attrazione proattiva degli immigrati", "riprendendo e valorizzando l'Osservatorio sulle migrazioni come organo" di tali agenzie governative.

Parallelamente, l'esecutivo ha approvato una delibera che istituisce una "Struttura di missione per il recupero dei processi pendenti presso l'AIMA", che "avrà il compito di analizzare e decidere i processi pendenti per la regolarizzazione degli stranieri".

Questa "Struttura di Missione opererà fino al 2 giugno 2025 e avrà fino a 300 persone dedicate alle funzioni relative sia alla trattazione amministrativa delle pratiche sia all'assistenza ai richiedenti".

In parlamento, il presidente dell'AIMA, Luís Goes Pinheiro, si è detto fiducioso che, nell'estate del 2025, le questioni pendenti saranno risolte e che le autorità dovranno occuparsi solo dei casi attuali.