L'inflazione del costo delle abitazioni rimane elevata in alcune economie avanzate, tra cui il Portogallo. Questa è la conclusione dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico(OCSE), che colloca il Portogallo al quinto posto tra gli Stati in cui si verifica questo scenario.
Nel rapporto di aggiornamento delle previsioni economiche, l'istituzione sottolinea che i costi degli alloggi, una componente dell'inflazione dei prezzi dei servizi, hanno "esercitato una persistente pressione al rialzo sull'inflazione in molti Paesi".
L'OCSE sottolinea che negli ultimi anni l'offerta di alloggi non ha tenuto il passo con la crescita della popolazione, anche a causa dell'immigrazione.
"La forte domanda di alloggi e la ripresa della mobilità del lavoro dopo la pandemia hanno contribuito a mantenere alti i prezzi nonostante la politica monetaria restrittiva e hanno generato forti aumenti degli affitti delle abitazioni in diverse economie avanzate, tra cui Regno Unito, Canada, Australia, Lettonia e Portogallo".
L'istituto avverte che "una minore disponibilità di alloggi a prezzi accessibili nelle regioni più dinamiche può limitare la capacità degli individui di stabilirvisi, contribuendo alla carenza di manodopera".
Allo stesso tempo, con il calo dei tassi di interesse, la pressione al rialzo sui prezzi delle abitazioni potrebbe continuare a meno che l'offerta non aumenti "in modo sostanziale".